Ce.Mu. dalla parte del pianeta. La nostra adesione alla campagna Plastic Free

23-07-2021

Ci sono grandi obiettivi che possono essere raggiunti solo con la concretezza di un’iniziativa. Da società sensibile ai temi del sociale e dell’azione collettiva, non potevamo non aderire all’iniziativa Plastic Free. Già da tempo Ce.Mu. si è attivata per contribuire significativamente alla causa adottando le soluzioni più urgenti per ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente, in particolare all’interno dell’ufficio, limitando il più possibile gli effetti ambientali delle azioni quotidiane del personale dipendenti e utenti.

Per non gravare ulteriormente sulla deforestazione massiva in favore della produzione di carta, argomento già ampiamente trattato negli ultimi anni dal Ministero dell’Ambiente e tramite campagne di sensibilizzazione anche negli ambienti educativi, il passo avanti è stato quello di produrre e mettere a disposizione dei dipendenti degli uffici un quaderno totalmente in carta riciclata.

Nonostante la forte sensibilizzazione, infatti, le condizioni dell’impatto sull’ambiente sono ancora critiche, in quanto la carta è sì biodegradabile, al contrario della plastica, ma spesso è accompagnata da piccoli elementi in plastica, o comunque ristampata senza invece partire dall’enorme quantità che si ha già in circolazione e che potrebbe essere riutilizzata senza disboscamenti ulteriori. Questo gesto però, forse non preso abbastanza sul serio da gran parte delle compagnie aziendali, viene ancora troppo spesso ignorato.

Ecco perché il nostro quaderno, chiamato Filopaper, è arricchito da una copertina chiaramente plastic free ma anche realizzata in cartoncino totalmente riciclato.

Il taccuino è ecologico, richiama i temi dell’ecosostenibilità, sia per grafica sia per nome, senza rinunciare alla personalizzazione e all’estetica.

La carta delle pagine interne è certificata FSC (Forest StewardShip Council) ed è, in aggiunta, a chilometro zero, in quanto prodotta in suolo italiano.

Ce.Mu. aderisce all’iniziativa #IoSonoAmbiente, che fa parte della più ampia strategia europea per la plastica, adottata il 16 gennaio 2018 dalla Commissione europea e più specificatamente dall’Italia dal 1° gennaio 2019, con il divieto di vendita di una serie di materiali dannosi per l’ambiente come quelli usati in prodotti di cosmetica, igiene personale e uso quotidiano in generale.

Le microplastiche, bersaglio numero uno di questa macro-azione europea, sono delle microparticelle che si originano dall’usura degli oggetti in plastica che usiamo quotidianamente, presenti in ogni ambiente. Queste sostanze comunemente utilizzate producono delle particelle che si infiltrano nell’ambiente sia per usura diretta, sia attraverso acque reflue tramite i lavaggi, particelle dunque in grado di penetrare all’interno degli organismi viventi. Partendo dagli imbottigliamenti delle acque minerali, non è solo il rilascio dalle pareti delle bottiglie ma anche la plastica che si trova già all’interno delle bottiglie. Le microplastiche sono una minaccia non soltanto per l’ambiente ma anche per la nostra salute, in quanto spesso ingeriamo microparticelle di plastica tramite i contenitori monouso da cui beviamo o tramite cibi confezionati.

Ce.Mu., in linea con le direttive ministeriali, da anni preferisce dunque bottiglie di vetro con vuoto a rendere, in sostituzione alla classica plastica, da poter essere riciclati a fine uso; vetro anche per i bicchieri a disposizione dei dipendenti e borracce in acciaio, bicchieri e posate compostabili per chiunque frequenti gli uffici, tutti oggetti rigorosamente sostenibili, privi di trattamenti chimici e dunque biodegradabili certificati. La stessa azione è stata intrapresa per il consumo di caffè e bevande calde o fredde, con la preferenza per tazzine in ceramica per i dipendenti e di bicchieri organici per gli avventori, oltre che di palette in  legno di bambù.

Se calcoliamo la quantità di spazzatura che un ufficio può accumulare ogni giorno per singolo dipendente, non è difficile immaginare quanto questi piccoli accorgimenti possano tradursi, a fine mese, in un grande contributo. A questo si aggiunge la preferenza di caffè in polvere a quello in cialde, prodotti per la pulizia e fornitura bagni, come carta igienica riciclata e saponi biodegradabili e non aggressivi per l’ambiente, sacchetti spazzatura in MaterBi e orientamento per la scelta di cancelleria e illuminazione ecosostenibile.